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7 Novembre 2014

Gli stranieri comprano casa in Canada: meglio che a Roma e Milano

di Cristina Giua

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Chi l'avrebbe detto qualche anno fa che gli investitori internazionali avrebbero scoperto il Canada, in virtù di un mercato immobiliare (in particolare quello residenziale) che si è guadagnato, gradino per gradino, fama di trasparenza e stabilità.

Ad acquistare, oltre naturalmente ai locali, è sempre più spesso una clientela fatta di Russi e Cinesi, che per operazioni del genere hanno fiuto e vista lunga.

La domanda abitativa tiene, i prezzi salgono ma a ritmi contenuti: l'ideale insomma per chi abbia bisogno di parcheggiare i propri capitali, contando su una rivalutazione dell'investimento senza grosse sorprese (anche
 dopo qualche incertezza sui prezzi, registrata nell'arco degli ultimi mesi e rapidamente rientrata in carreggiata, che aveva però fatto temere, anche in Canada, una pericolosa spirale speculativa).

Agli occhi del mondo l'anomalia (e il vanto) del Paese Nord-Americano resta quindi un comparto immobiliare/costruzioni che cresce da oltre 10 anni di fila, quasi senza soluzione di continuità e a dispetto di grandi crisi internazionali come quella partita per colpa dei mutui subprime negli Stati Uniti, ma che nell'effetto domino con il resto del mondo, ha saltato proprio il vicino Canada.

A dare la conferma è un report sui costi delle case a livello globale targato Cbre.

Per comprare casa – nel caso di condomini in prime location - in una delle due città chiave del Paese –stiamo parlando di Toronto e Vancouver – si spendono in media 1.225 e 1.368 dollari per square foot.

Nella macroarea metropolitana di Toronto il prezzo medio per unità abitativa è ad esempio salito a 587.505 dollari (+8,9% rispetto al 2014).

Sempre in base ai numeri riportati nello studio, il livello delle quotazioni quest'anno cresciuto tanto da aver raggiunto quello di due città italiane di primo piano, come Roma e Milano.


Che tradotto significa anche un'altra lezione: Vancouver avrà certo meno fascino della Città Eterna, ma perchè un investitore internazionale dovrebbe imbarcarsi in acquisti in mercati dove la tassazione cambia nome un paio di volte l'anno, quando in giro per il mondo si trovano mille altri prodotti immobiliari di qualità adegauata e che fanno al caso suo?  

E per il Canada in particolare c'è ancora margine di crescita: il che collocherebbe Toronto e Vancouver ad un passo da due vere stelle internazionali, come Londra e Parigi, dove un prodotto residenziale di qualità comparabile a quello preso come benchmark, si vende rispettivamente in media a 3,636 e 2mila dollari per sq ft. 

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