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28 Gennaio 2016

Gibiino, per rilanciare il Real Estate serve insistere sulla fiscalità

di red

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"Gli italiani ricominciano a volere reinvestire nel mattone, e ciò anche grazie ad una rimodulazione della fiscalità sul settore immobiliare: l'abolizione della Tasi sulla prima casa, la cedolare secca, il leasing per l’immobiliare abitativo, l'ecobonus su ristrutturazioni ed efficientamento energetico. I prossimi mesi saranno strategici e decisivi per il rilancio del settore e per individuare nuove soluzioni normative e nuova fiscalità, utili al mercato e attrattive per gli investitori esteri”.

Lo ha dichiarato il senatore Vincenzo Gibiino, presidente dell’Osservatorio Parlamentare sul Mercato Immobiliare che è stato presentato ufficialmente oggi in occasione di Re Italy Winter Forum 2016 organizzato da MonitorImmobiliare. “L’Osservatorio vuole individuare un percorso virtuoso di riscatto del settore, contribuendo a velocizzare i tempi, portando a sintesi le posizioni della politica, rappresentata da oltre cento parlamentari membri dell’Osservatorio stesso, e delle associazioni di categoria. Se bene ha fatto il governo a ridurre con la legge di Stabilità la tassazione sulla prima casa, è però indispensabile andare ben oltre, senza perdere tempo. Il mondo dell’abitare può certamente contribuire a rimettere in moto la nostra economia, a partire dal settore dell’edilizia. È necessaria una forte defiscalizzazione per il settore, che consenta a medio-lungo termine di ritrovare una nuova redditività per chi investe nel mattone nel nostro Paese. Il sistema Italia ha il dovere di porsi l’obiettivo della ripartenza del mercato immobiliare, tassello fondamentale dell’economia nazionale, già dal 2016. Un percorso arduo, che parte da una situazione di grave difficoltà. Il valore degli immobili residenziali dal 2006 ad oggi è sceso in media del 30%, con una contrazione annua del 3-4%. Una perdita di dimensioni devastanti, che oltre ad avere recato un danno immenso agli italiani, ha portato il mercato ad una situazione di totale immobilismo”.

Dello stesso avviso è anche il presidente nazionale Fiaip, Paolo Righi, che intervenendo all’evento ha sottolineato l’importanza di riportare redditività all’investimento immobiliare. “Abbiamo sottolineato – ha detto infatti – come è obiettivo condiviso quello di far riacquisire valore al patrimonio immobiliare privato nazionale, svalutatosi negli ultimi cinque anni, il settore immobiliare, così come è stato riconosciuto di recente dallo stesso premier Renzi, soffre di problemi strutturali che hanno prodotto una perdita occupazionale di oltre 800 mila unità ed una contrazione degli stessi valori patrimoniali. L’ immobiliare sta tentando di rimettersi in moto con grande fatica e la presenza di nuovi strumenti per finanziare l’acquisto degli immobili, presenti nella legge di stabilità 2016, è senz’altro un primo passo importante.  Ma il mercato – ha concluso Righi - potrà ripartire solo se ritornerà la redditività per chi investe nel mattone”.

Il senatore e la Fiaip non sono però soli. Confedilizia, per bocca del presidente Giorgio Spaziani Testa, la pensa come loro tornado a chiedere a gran voce l’adozione della cedolare secca anche per immobili diversi dalle case. “È necessario proseguire nell’opera di correzione degli errori compiuti sull’immobiliare a partire dalla manovra Monti di fine 2011. Si deve, in particolare, favorire l’acquisto di immobili a fini di investimento, scomparso a causa dell’assenza di redditività provocata dalla morsa fiscale. In questo quadro la misura più urgente da adottare sia quella della detassazione degli immobili ad uso non abitativo, attuabile attraverso l’estensione a tale comparto della cedolare secca sugli affitti, misura da ultimo sostenuta da importanti organizzazioni dei commercianti come Confcommercio e Confesercenti”.

Nonostante i segnali positivi, il cammino per la ripresa del settore immobiliare resta lungo. E la Federazione Industrie Prodotti Impianti Servizi e Opere Specialistiche per le Costruzioni ha rimarcato l’importanza di questo nuovo organismo che opererà di raccordo con le associazioni di categoria insieme a un vasto numero di parlamentari di tutti gli schieramenti politici. “La necessità di disporre di dati ed analisi condivise – ha affermato la presidente di Finco, Carla Tomasi -  è essenziale per suggerire soluzioni volte allo sviluppo qualitativo e della manutenzione del sistema casa nel nostro Paese. In questo senso la costituzione di un Osservatorio super partes, quale quello parlamentare voluto dal senatore Gibiino, è senz’altro un’iniziativa importante ed opportuna, alla quale come Finco non mancheremo di dare il nostro contributo con proposte ed idee".

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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi