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12 Maggio 2016

Generali: immobiliare resta business importante, guarda a uffici a reddito

di cas

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La gestione di immobili a reddito, in particolare nel comparto terziario, rappresenta per Generali Assicurazioni "un business importante, in grado di fornire una redditività molto stabile e sostenere così quella del gruppo".

È quanto ha spiegato nel corso di una conference call il Cfo e DG della compagnia assicurativa, Alberto Minali. "La nostra idea", ha inoltre aggiunto il top manager, "è crescere ancora in questa area di business nelle grandi città europee ma anche fuori dall'Europa. Intendiamo fare investimenti nei prossimi anni".

Intanto nel primo trimestre dell'anno, Generali ha conseguito un utile netto in calo del 13,8% a/a a 588 milioni di euro e un risultato operativo in contrazione del 12,3% a 1,163 miliardi. L'operating Roe annualizzato si attesta comunque al 13,3%, centrando quindi il target di Piano indicato genericamente oltre il 13%. Sui risultati hanno inciso i minori profitti di realizzo che a fine periodo risultano pari a 588 milioni (-13,8% a/a).

La raccolta premi del segmento vita flette poi dell'1,3% a 13,43 miliardi (13,666 mld 1* trim 15), anche per effetto dell'andamento dei premi delle unit linked che - complice la volatilità dei mercati azionari - sono diminuiti del 15,4% rispetto a una sovraperformance registrata nell'analogo periodo dello scorso esercizio (+24,6%).

Il contesto di mercato influenza anche la nuova produzione in termini di Ape che evidenzia una flessione del 6,9% a 1,321 miliardi sulla scia della riduzione di premi unici (-4,9%) e premi annui (-8,6%). Il valore della nuova produzione cresce a a 361 milioni (12,7% a/a). Nel ramo Danni, la raccolta si mantiene stabile (-0,6% a/a a 6,311 miliardi), riflettendo l'andamento del settore Auto (-0,9%).

Il patrimonio netto di gruppo si conferma solido e cresce del 5,8% a 24,9 miliardi, beneficiando sia dell'utile di periodo sia del positivo andamento del valore su attività finanziarie disponibili per la vendita.

Il totale investimenti di gruppo è pari a 394,6 miliardi di euro e registra un aumento del 4,5% a/a ascrivibile al portafoglio obbligazionario. Quest'ultimo ha beneficiato dell'incremento di valore determinato dall'andamento dei tassi di interesse.

Sul fronte patrimoniale, l'Economic Solvency Ratio calcolato applicando il modello interno è pari a 188% (202% al termine del 2015). Il ratio si mantiene a un livello che la compagnia definisce "ottimo", con un impatto negativo dovuto al contesto economico che viene parzialmente compensato dalla generazione ricorrente di capitale, mantenuta a sua volta "solida". Il Regulatory Solvency Ratio si attesta infine a 161% (175% nel 2015).

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