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14 Settembre 2017

Fiaip e Confedilizia: finalmente anche l'Ocse certifica la stangata fiscale sull'immobiliare

di Paolo Righi, Presidente Nazionale Fiaip

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L’aumento negli ultimi anni delle aliquote fiscali sugli immobili viene finalmente registrato anche dall’ Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico nel suo rapporto “Tax policy reforms 2017”

Oggi è necessario che il carico fiscale sul mattone subisca una netta flessione, le case valgono meno e sono tassate sempre più. La pressione fiscale sull'immobiliare non è più sostenibile e ritrovare la reddittività degli immobili ed un nuovo apprezzamento del valore delle abitazioni dovrebbe essere l’obiettivo di un Governo che vuole rilanciare l’economia e tutelare i 2/3 delle famiglie italiane, giovani ed anziani e chi ha investito i risparmi di una vita nel mattone come bene rifugio.

  

L’Ocse conferma la tendenza degli ultimi anni verso una maggiore imposizione fiscale sugli immobili in Italia, che ha portato la casa a divenire un vero e proprio bancomat per le Casse dello Stato.

Ieri, dopo anni ed anni di denunce da parte delle principali associazioni di categoria del comparto immobiliare come Confedilizia e Fiaip, l`Ocse ha riconosciuto che l`Italia, insieme ad Argentina, Belgio, Turchia, Ungheria e Sud Africa, è tra i Paesi che hanno visto le tasse sulle proprietà registrare  “aumenti significativi” in relazione al valore complessivo del Pil.

Sosteniamo da tempo che tutti i Paesi europei ed extra-europei,  che hanno visto negli ultimi anni significative crescite del PIL,  sono usciti dalla crisi utilizzando l’immobiliare come motore per la crescita e lo sviluppo dell’economia  e per creare nuova occupazione.

Ricordiamo, ancora una volta, che più di 45mila italiani hanno già acquistato abitazioni all’estero a causa dell’alta tassazione fiscale sugli immobili nel nostro Paese: un dato che fa riflettere in quanto si tratta di quasi il 25% del totale delle compravendite immobiliari.  

Riteniamo pertanto cruciale, già nella prossima manovra economica, l'utilizzo della leva fiscale a favore dell’immobiliare per abbattere la pressione fiscale sul settore e ridare fiato all’economia del Paese.

Che gli operatori, a tutti i livelli se lo ricordino: chi non  chiede questo tipo di intervento non sta facendo gli interessi dell'immobiliare.

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