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6 Marzo 2015

Dove conviene investire in box e posti auto

di Cristina Giua

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Una crisi partita 7 anni fa - e di cui solo ora si intravedono alcune schiarite, come hanno certificato gli ultimi dati diffusi ieri dall'Agenzia delle entrate-territorio  – non poteva che lasciare un segno anche su un segmento particolare del real estate, come quello dei box e dei posti auto.

Croce e delizia delle grandi città italiane - tradizionalmente ad altro tasso di macchine – lo spazio dove parcheggiare ha sempre rappresentato una formula indovinata di investimento, sia per uso diretto (a cui unire il vantaggio di sapere che il proprio acquisto aumentava di valore di anno in anno) sia in chiave di messa a reddito.

Ora lo scenario è cambiato: sicuramente meno soldi in giro e di conseguenza, minor domanda di acquisto e affitto.

Di conseguenza prezzi in discesa, a pari passo con i canoni. 

Il quantum lo ha misurato un'analisi dell'ufficio studi Tecnocasa che, saccheggiano il proprio data base, ha messo insieme uno “storico” dei rendimenti - dati dal rapporto tra i canoni di locazione annui (cioè la somma delle 12 mensilità) e il capitale investito per l’acquisto - degli ultimi 7 anni.

La prima indicazione è che nelle gradi città dal 2007 al 2014 la media dei ritorni annui lordi si è attestata intorno al 5,1% per i box, quella dei posti auto al 6,2%.

Nell'elenco città preso in esame figurano Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Verona.

Quella che registra un ritorno di investimento più elevato è Palermo, seguita da Bari.

Si tratta di città dove i prezzi dei box sono più contenuti rispetto alla media delle altre metropoli: livello che ha permesso margini di guadagno più generosi rispetto alla spesa iniziale.

Sui posti auto il podio tocca a Palermo, Bari e Roma.

A fronte di rendimenti che si sono mantenuti abbastanza costanti nel corso degli ultimi anni – ognuna delle grandi città ha poi un livello e un andamento a sé: si veda l'infografica in allegato – è la rivalutazione nel tempo che delude: pur restano positiva, ha con margini di crescita meno brillanti che in passato: dal primo semestre del 2001 al primo semestre del 2014, ad esempio, i box si sono rivalutati del 15,4% e i posti auto solo del 6%.

Scarica tabella

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