Abbiamo poche certezze in questo Paese.
Una di queste è l’impegno di Luca Dondi, direttore generale di Nomisma, nel condurre le sue analisi sui trend del mercato immobiliare. Se dice che il mercato va in una certa direzione, si può stare sicuri che sia sinceramente convinto, dai dati in suo possesso, che quella sia la verità. E di solito ha ragione. Quindi una persona affidabile.
Ora, l’Abi, l’associazione delle banche italiane, diffonde i dati sui mutui erogati nei primi 8 mesi dell’anno: + 86%. Dondi chiede spiegazioni, visto che il numero di compravendite è rimasto praticamente stabile (+2% nel periodo) e il numero di surroghe è indicato come minoritario da parte della stessa Abi. I numeri non tornano.
Ma l’Abi non accenna a nessuna risposta. Ma come, una delle massime autorità in materia chiede lumi su dati che sembrano palesemente errati e i signori dell’Abi non si degnano di precisare? Forse è per questo che siamo legati più a Dondi che alle super associazioni corporative. Di solito non ne esce niente di buono.
Altri la pensano diversamente. Tanto che ieri in prima pagina del Sole 24 Ore la notizia (notare, in prima pagina): I mini tassi fanno volare i nuovi mutui: +86%. Ai lettori giudicare che aria tira in quello che dovrebbe il punto di riferimento degli operatori finanziari in Italia. Lo avesse scritto un giornale generalista, nessun dramma. Ma uno specializzato non può scivolare così senza far nascere qualche sospetto.
Ma non sono gli unici. Caso Volksvagen. Quattroruote sbandiera una super inchiesta sui consumi reali della auto di tutte le marche. “I consumi di VW sono superiori del 40% rispetto a quanto dichiarato. Lo stesso per un gran numero di altre marche”. Bene. Se lo avesse scritto un giornale generalista. Ma Quattroruote le prove sui consumi le fa da 50 anni. Se ne accorge solo ora?
In definitiva, reggere il gioco ai potenti di turno è un modo per campare (e bene) a lungo.
Ma noi stiamo con Dondi.
Abi, quando arriva la precisazione?
