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12 Gennaio 2015

Come per gli immobili: gli stranieri riscoprono la finanza italiana

di A.P.

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Il 2014 ha segnato il ritorno nei radar degli investitori esteri del mercato finanziario italiano.

Lo segnala la Consob, che ha rilevato sul fronte delle partecipazioni rilevanti nelle società italiane il sorpasso ad opera degli investitori internazionali su quelli nazionali.

L'indicazione sta a significare che le opportunità non mancano, fosse anche per operazione ad altro tasso speculativo e opportunistico.

Questi i numeri di un trend che ricalca quello che lo scorso anno è accaduto anche sul mercato immobiliare: le segnalazioni sulle partecipazioni rilevanti pervenute alla Consob da soggetti esteri hanno costituito il 61% del totale (780), contro il 44% (750) del 2013.

Le dichiarazioni pervenute da investitori istituzionali, prevalentemente esteri, hanno rappresentato circa il 27% del totale (in linea con il 2013). 

Le richieste di cooperazione internazionale da parte delle Consob verso le autorità di altri Paesi sono state 83 (da 66 nel 2013); 89 le analoghe richieste pervenute a Consob dall'estero (53 nel 2013). 

Lo scorso anno ha visto anche una timida ripresa dell'interesse per la Borsa: i prospetti di Ipo (Initial public offering) sono più che raddoppiati (salendo da quattro a 10 rispetto al 2013).

Tuttavia solo la metà delle società pronte a sbarcare a Piazza Affari è arrivata poi effettivamente alla meta.

Tra queste: Anima Holding, Cerved Information, Fincantieri, FinecoBank e Ray Way.

Le altre (Rottapharm, Sisal Group, Italiaonline, Intercos e Fedrigoni) hanno ritirato l'offerta e non si sono quotate. 

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