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7 Luglio 2015

Case al mare: prezzi ancora giù, salgono le richieste d'affitto

di E.P.

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Non smettono di scendere i prezzi delle seconde case nelle località turistiche italiane di mare (il secondo semestre del 2014 ha segnato un -3,5% rispetto al semestre precedente, ma dal 2007 il valore è diminuito del 34,8%).

Lo segnala un report elaborato dall'Ufficio studi Tecnocasa, che ha passato in rassegna i mercati di Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna.

Le motivazioni dietro a questo gap?

Un calo della disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti, ma anche una maggiore offerta presente sul territorio, dovuta alla decisione di mettere in vendita questo tipo di immobili da parte di famiglie che lo utilizzano per brevi periodi e per le quali il peso fiscale e i costi di mantenimento non ne giustificano più il possesso.

Aumenta invece la platea di persone che affittano l’immobile nel periodo in cui non lo utilizzano, grazie ai turisti che cercano casa in affitto per brevi periodi (una o due settimane).

Le tipologie più richieste per l'acquisto si confermano il bilocale ed il piccolo trilocale sui quali investire mediamente cifre non superiori a 250 mila euro.

Fondamentale la presenza di uno spazio esterno e la vicinanza o l’agevole raggiungibilità delle spiagge.

Il ribasso dei prezzi ha determinato in alcune località un aumento della percentuale di acquisti da parte di persone residenti (nel posto o nella regione): comprano sia la prima casa sia la seconda casa (questo in passato non avveniva a causa dei valori elevati).

Alcune località sono sempre apprezzate da acquirenti stranieri che approfittano del ribasso dei valori per acquistare una casa vacanza nel Belpaese.

Nell’Italia del Nord si registra un ribasso dei prezzi del 5%.

Calano in modo particolare i valori nel Veneto (-6,7%), a seguire la Liguria con -4,8%.

Nel Centro Italia il calo è stato del 3% e sono le Marche a soffrire maggiormente (-3,9%), va meglio di tutte la Toscana le cui mete turistiche segnalano soltanto un -0,7%.

Al Sud e nelle Isole la diminuzione è stata rispettivamente di -1,7% e del -4,4%: la Sicilia segna il -9,7% mentre la Sardegna chiude con -3%; si difendono bene la Campania (-1,0%) e la Basilicata di Policoro rimasta stabile.

Le più costose si confermano Positano con top prices di 10.000 € al mq, Amalfi e Varigotti con 8000 € al mq e Finale Ligure-Marina con 7500 € al mq.

In Liguria il ribasso dei prezzi è stato del 4,8%, con un calo più marcato nella provincia di Genova (-7,3%).

Diminuiscono in particolare Arenzano (-14,3%) e Lavagna (-8,9%). Le quotazioni immobiliari in provincia di Savona hanno subito un decremento del 4,1%, con un calo dell’11,8% per gli immobili di Finale Ligure, mentre hanno tenuto Albenga e Celle Ligure.

Le seconde case della provincia di Imperia hanno subito una diminuzione del 3,8%.

Si segnala interesse per i comuni di San Lorenzo e Santo Stefano al Mare grazie alla presenza delle pista ciclabile che collega diversi comuni della riviera ligure.

Le località turistiche del Veneto hanno registrato una diminuzione del -6,7%, con Jesolo e Chioggia che vedono valori immobiliari ancora al ribasso.

Il Centro storico di Jesolo è interessato da numerosi interventi di riqualificazione, focalizzati sulla ristrutturazione e sull’ampliamento di abitazioni già esistenti.

Le abitazioni fronte mare raggiungono i 5000 € al mq contro una media della zona di 2500-2700 € al mq.

In Emilia Romagna invece si è avuta una contrazione dei valori del 4,5%.

Le località di mare della provincia di Ravenna hanno registrato un calo del 4,9%, nonostante il forte interesse per Cervia e Milano Marittima dove i potenziali acquirenti esprimono sempre più la volontà di spuntare prezzi molto convenienti. In quest’ultimo paese si segnala dell’invenduto su nuove costruzioni di piccolo taglio costruite in passato proprio con finalità turistica.

Le mete turistiche della provincia di Forlì Cesena hanno registrato un ribasso del 4,2%, determinato in modo particolare dalla performance di Cesenatico (-5,9%).

Meno forte il ribasso delle località della provincia di Rimini (-2,7%) dove è sempre Riccione ad attirare le richieste di immobili con finalità turistiche.

Toscana Le località turistiche della Toscana hanno segnalato un ribasso dello 0,7%.

La provincia di Grosseto registra stabilità delle quotazioni, in calo dello 0,8% quella di Livorno.

Stabili i valori di Follonica mentre a Viareggio si registra una ripresa della domanda attirando gli acquirenti che non riescono ad accedere ai vicini mercati di Forte dei Marmi e di Lido di Camaiore.

Passando a Lazio si è assistito ad una contrazione del -2,8%.

Le località di mare della provincia di Viterbo segnalano un calo del 10,8%, quelle della provincia di Roma del 3,6%.

Sono in diminuzione le quotazioni immobiliari a Marina di Ardea, la cui offerta è costituita prevalentemente da seconde case acquistate prevalentemente da persone residenti nei comuni limitrofi e che le utilizzano durante il periodo estivo.

Le località turistiche delle Marche hanno registrato una contrazione del 3,9% nella seconda parte del 2014.

Le località della provincia di Ascoli Piceno hanno registrato un calo del 4,2%, la provincia di Pesaro del 2,1%.

Le seconde case in Abruzzo hanno registrato una contrazione del 2,1%. La provincia di Chieti ha visto una diminuzione dei valori delle abitazioni dell’1,0%.

Nella provincia di Pescara Montesilvano registra una diminuzione del 12,2% mentre in provincia di Teramo si riscontra stabilità.

Le località turistiche di mare della Campania hanno registrato una contrazione dell’1%, alla provincia di Salerno.

Le quotazioni immobiliari nella costiera amalfitana hanno evidenziato stabilità durante il secondo semestre 2014 con Amalfi in particolare che vede una ripresa del mercato della prima casa ma anche un discreto interesse di stranieri. I prezzi nella costiera cilentana e nel golfo di Policastro hanno evidenziato un calo dell’1,2%.

In Puglia la diminuzione è stata del 2,7%. La provincia di Lecce ha perso il 2,1%, quella di Bari il 2,4%. Stabili i valori a Gallipoli e Polignano a Mare, mete che attirano sempre molti turisti.

 Le località di mare della Calabria hanno registrato una diminuzione del 2,8%. La provincia di Catanzaro perde il -3,2%, quella di Cosenza il -3,1%.

Stabile quella di Vibo Valentia. In Sicilia i valori delle case vacanza si sono ribassati del 9,7% con un calo più marcato per la provincia di Trapani (-12,3%) dove in particolare a Castellammare del Golfo sta tornando forte l’interesse per l’acquisto della seconda vacanza e della casa uso investimento da utilizzare come B&B o come casa vacanza.

La Sardegna evidenzia un ribasso del -3%, con una diminuzione del 5,4% per la provincia di Cagliari, un lieve incremento per quella di Sassari (+2,4%) e stabilità per Olbia-Tempio. Ad Alghero e a Villasimius è in aumento l’interesse per la prima casa da parte dei residenti.

Sempre interessante il mercato immobiliare di Porto Rotondo che vede protagonisti anche acquirenti stranieri. 

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