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17 Marzo 2016

Casa, Federcasa-Nomisma: servono presto 200 mila alloggi popolari

di red

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Per soddisfare il bisogno delle famiglie che vivono in situazione di disagio abitativo serve un Piano Casa da 200 mila alloggi popolari. Così il presidente di Federcasa, Luca Talluri, e il direttore generale di Nomisma, Luca Dondi, hanno preso posizione sull’edilizia residenziale pubblica.

"Siamo di fronte ad un disagio abitativo di tali dimensioni - ha sottolineato Talluri - che per tornare alla situazione degli anni '90 ci vorranno venti anni, sperando che non ci siano ulteriori crisi economiche". Se allora i nuclei familiari considerati un disagio abitativo erano 650 mila, ora sono 1,6 milioni. Il piano di edilizia ad affitto agevolato della Cassa Depositi e Prestiti rappresenta, ha aggiunto Talluri, "una goccia nel mare" perché prevede solo 22 mila alloggi. Un piano casa consistente - ha fatto notare ancora il presidente - avrebbe bisogno di un investimento di 1,3/1,4 miliardi. La legge di Stabilità ha stanziato delle risorse per recuperare 5 mila alloggi vuoti nell'arco di un biennio ma, ha concluso Talluri, se questa è la direzione giusta serve pero' una "risposta strutturale".

Negli ultimi vent'anni, ha fatto notare Dondi, non si è più costruito "e si è spinto le famiglie all'indebitamento e all'acquisto di case; ma i dati sull'aumento degli sfratti per morosità (69 mila nel 2015 su 77 mila sfratti in totale) impone una soluzione diversa. Per Nomisma bisogna "partire dalla dotazione immobiliare esistente, utilizzare il patrimonio costruito" per incrementare l'offerta. Una soluzione che trova d'accordo il presidente di Federcasa: "Occorre intervenire nella rigenerazione urbana delle aree esistenti e del patrimonio dismesso".

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