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29 Ottobre 2015

Bilancio prezzi case: dove sono scesi di più e dove meno dal 2007 ad oggi

di C.G.

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Ora che i valori degli immobili residenziali si sono assestati (o sono ad un passo dal farlo) è tempo di di tirare le somme e fare un bilancio.

Ecco, per chi compra casa oggi e per chi vende (per disinvestire dal mattone o per acquistare un'altra casa), il quadro nelle 10 grandi città italiane, misurato da un confronto dell'Ufficio Studi Tecnocasa.

Dal 2007 ad oggi le migliori sono state Firenze e Milano, città dove i prezzi sono sì scesi, ma meno che altrove grazie ad una forte domanda non solo di prima casa, ma anche di immobili destinati all'investimento, che ha evitato il peggio.

Milano ha retto bene questi anni di crisi immobiliare, perdendo “solo” il 27,2%.

Va da sé che i prezzi sono diminuiti di più in semicentro e periferia, mentre nelle zone centrali hanno retto decisamente meglio.

Il capoluogo lombardo chiude inoltre il primo semestre del 2015 con una diminuzione dei valori dello 0,9%, grazie ad una buona tenuta sia del segmento ad uso residenziale sia di quello ad uso investimento.

Bene anche Torino, dove la contrazione dei valori nel primo semestre 2015  è stata del 3,6% e le diminuzioni più importanti dei prezzi si sono registrate nel 2012 e nel 2013, rispettivamente -10,8% e -10,9%.

Nella prima parte dell'anno Roma segnala una contrazione dei valori del 2,1%.

L'anno più difficile per il mercato immobiliare della Capitale è stato sicuramente il 2012, con un calo dei valori del 10,1%. Roma rimane tra le città in cui la percentuale di acquisti per investimento è superiore al dato medio nazionale.

E' il 2012 l'anno in cui a Napoli si attesta la discesa dei prezzi più importante (-12,7%). Nel primo semestre del 2015 il calo è stato ancora piuttosto sentito: - 3,4%.

Sulla stessa lunghezza d'onda Bari: nel primo semestre 2015 i prezzi di hanno fatto registrare un calo del 3,2%. Il 2011 ed il 2012 sono stati gli anni peggiori per il mercato del capoluogo pugliese.

Dall'inizio del trend ribassista gli immobili a Palermo hanno perso il 37,4%, mentre nel primo semestre 2015 il capoluogo siciliano registra una diminuzione delle quotazioni pari al 2,3%, uno dei risultati migliori degli ultimi anni.

Dal 2007 al I semestre 2015 le quotazioni a Verona si sono contratte del 36,6%, mentre nel primo semestre del 2015 perdono il 2,5%.

Infine Genova, che ha risentito in modo importante della crisi.

Gli immobili, dal 2007, hanno perso il 44,8%.

Dal 2012 la città ha dato forti segnali di contrazione, con una sofferenza accentuata soprattutto nelle zone periferiche e con un'offerta qualitativamente molto bassa.

Nella città della lanterna durante i primi sei mesi dell'anno la contrazione dei prezzi è stata del 4,4%.

Ma tra le dieci grandi città italiane la maglia nera va a Bologna, città dove i valori immobiliari hanno perso maggiormente dall'inizio della crisi, segnando un -46,1%.

Il 2012 ed il 2013 sono gli anni in cui c'è stati il ribasso più forte, rispettivamente -13,9% e -11,6%.

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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi