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21 Ottobre 2016

Bica (ANAMMI): Serve controllo sulla formazione

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Maggiore vigilanza sui corsi di aggiornamento degli amministratori condominiali e sanzioni contro chi non rispetta le regole. E’ questo il messaggio Giuseppe Bica, presidente dell’ANAMMI, ha lanciato alle istituzioni in occasione del Forum delle amministrazioni storiche del condominio, organizzato oggi al SAIE di Bologna.

“Invitiamo il Ministero della Giustizia a pronunciarsi sulla formazione degli amministratori, imponendo sanzioni certe a chi inventa corsi truffa e a chi vende certificati di formazione fasulli”, è l’appello del presidente dell’Associazione Nazional-europea degli AMMinistratori d’Immobili.

La riforma del condominio nel 2012 ha imposto la professionalizzazione dell’amministratore, stabilendo una serie di parametri che ridisegnano la figura dell’amministratore di condominio. 

Il successivo DM 140 del 2014 ha poi definito le modalità dell’aggiornamento continuo, divenuto obbligatorio, stabilendo il monte-ore minimo (pari a 15 ore) e la certificazione attestante la formazione conseguita.

La due norme però nulla dicono circa l’affidabilità degli enti formatori e la possibilità di controllo sull’aggiornamento effettivamente svolto. “L’impressione è che si sia voluto lasciare ai condomini il compito di vigilare sulla serietà del professionista – specifica il numero uno dell’ANAMMI - ma cosa può fare davvero il condomino per verificare che l’amministratore abbia assolto agli obblighi della formazione e sia in regola con le regole sulla professione? Ben poco”.

L’attuale situazione normativa ha favorito il proliferare di veri e propri corsi-truffa e la vendita di finti certificati, ottenuti on-line dietro pagamento. 

“Ci sembra sacrosanto - sottolinea Bica - salvaguardare tutti gli amministratori onesti che, tra mille difficoltà, rispettano le regole. La stessa struttura che associazioni come la nostra hanno messo in piedi per attivare la formazione di 15 ore comporta impegno ed ha forti costi, che non pesano certo su chi ci fa concorrenza sleale. Una formazione autentica è la tutela migliore per i nostri utenti finali, i condomini – conclude – per questa ragione, in questa battaglia quotidiana, chiediamo di non essere lasciati soli”.

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