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Astaldi realizzerà il più grande telescopio ottico al mondo
di red
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Si è svolta a Monaco di Baviera la cerimonia di firma del contratto per la progettazione e realizzazione del Dome e della Main Structure dell’E-ELT (European Extremely Large Telescope) di Cerro Armazones, in Cile.
A febbraio scorso, il Consorzio ACe, costituito da Astaldi (60%, capogruppo) e Cimolai (40%), con EIE Group, era risultato winning bidder nel processo di aggiudicazione avviato dall’ESO (European Southern Observatory) e il contratto firmato in data odierna costituisce lo step conclusivo necessario per l’avvio della fase di realizzazione. Il valore delle opere è pari a 400 milioni di euro circa (di cui il 60% in quota Astaldi).
La Cerimonia ufficiale si è svolta alla presenza di Tim de Zeeuw, Direttore Generale dell’ESO, di Paolo Astaldi, Presidente del Gruppo Astaldi, e di Luigi Cimolai, Presidente di Cimolai. Erano, inoltre, presenti Stefania Giannini, Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca della Repubblica Italiana, Renato Cianfarani, Console Generale italiano a Monaco, Patrick Roche, Presidente del Consiglio dell’ESO, Nicolò D’Amico, Presidente di INAF e Delegato Italiano presso l’Eso, Matteo Pardo, Addetto Scientifico Ministero Affari Esteri e Gianpietro Marchiori, Presidente EIE.
Il contratto porterà alla realizzazione del più grande telescopio a terra oggi esistente. Il nuovo telescopio sarà costruito nella parte centrale del deserto di Atacama, ad un’altezza di 3.000 metri sul livello del mare, e costituirà il più rilevante progetto ad oggi varato dall’ESO. Avrà inoltre una capacità di messa a fuoco 100.000.000 di volte superiore a quella di un occhio umano e potrà raccogliere più luce dell’insieme di tutti i maggiori telescopi oggi esistenti sul pianeta, che hanno specchi primari da 8-10 metri di diametro rispetto ai 39,3 metri del nuovo E-ELT.
“Siamo davvero orgogliosi di essere capogruppo in questo progetto, che consentirà alla comunità scientifica internazionale, di superare i limiti attuali dell’astronomia e dell’astrofisica” ha dichiarato Paolo Astaldi, Presidente del Gruppo Astaldi. “In passato, abbiamo già realizzato per il CERN di Ginevra il Large Electron-Positron Collider, uno dei più grandi acceleratori di particelle al mondo, che permette di studiare l’infinitesimamente piccolo e oggi con l’E-ELT, avremo modo di misurarci con uno strumento scientifico che mira a sondare l’infinitamente grande. Una sfida affascinante che risulta ancora più importante alla luce del fatto che guideremo un consorzio al 100% italiano, dimostrando, ancora una volta, che esiste un made in Italy delle infrastrutture assolutamente vincente a livello internazionale”.
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