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26 Maggio 2016

Assoimmobiliare a Confindustria: bene Boccia su riqualificazione edifici

di red

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Si è tenuta l’Assemblea pubblica di Confindustria, durante la quale il Ministro allo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ha riconosciuto “tre assi fondamentali del nuovo Piano di Strategico e Operativo del Ministero dello Sviluppo economico: innovazione, internazionalizzazione e crescita dimensionale. Altro tema caro all’attenzione del Governo è quello della trasparenza lato Operatori e lato Istituzioni con particolare riguardo al profilo dei conflitti di interesse per un’industria eticamente solida”.

I conflitti di interesse nelle professioni, unitamente ad una serie di tematiche interessanti i servizi e la finanza immobiliare, costituiscono un punto di attenzione sul quale si è concentrato anche il lavoro di Assoimmobiliare grazie ad un dialogo proficuo con le Istituzioni che ha portato all’elaborazione di proposte normative, su vari aspetti,  grazie al pool di esperti appartenenti sia al comparto pubblico sia a quello privato - con la partecipazione attiva proprio dell'allora Viceministro Mise Carlo Calenda oltre che dal Vice Ministro Mit Riccardo Nencini e composto da un gruppo ristretto (Mirko Annibali, Alessandro Balp, Umberto Borzi, Manfredi Catella, Paolo Crisafi, Stefano Firpo, Guido Inzaghi, Aldo Mazzocco, Andrea Napoletano, Fabrizio Pagani ,Giovanni Maria Paviera, Roberto Reggi, Stefano Scalera), poi allargato ad altri tecnici di comprovata esperienza e con un confronto con Ance e Aica nel sistema confindustriale, ABI, ANIA Federalberghi, Febaf e le relative Associazioni, FPC-Ifel-ANCI, Autorità di Vigilanza e Agenzie Fiscali.

"In tale contesto", ha dichiarato il DG Assoimmobiliare Paolo Crisafi che ha partecipato agli odierni lavori confindustriali, "è stata predisposta una proposta normativa sul tema del presunto conflitto di interesse riguardante gli esperti indipendenti e valutatori immobiliari e la cui soluzione è stata recepita in un ordine del giorno del Parlamento a firma della Sen. Maria Spilabotte, VP Commissione Lavoro del Senato che ha dichiarato: “in un mercato ormai globale bisogna tutelare e adottare per i lavoratori e per le attività le buone pratiche e gli standard riconosciuti a livello mondiale specie in settori come quello dell’immobiliare e quello delle costruzioni, che sono leve fondamentali dell’economia del Paese ed è importante che vi operino persone fisiche e giuridiche altamente professionali e performanti”.

“Questa proposta a costo zero ed interpretativa dell’adozione in Italia della AIFMD”, ha proseguito Crisafi, “unitamente ad altre proposte organiche relative alla filiera dei servizi e della finanza immobiliare, sono state approfondite in detto comitato, insieme ai principali esperti e tecnici del settore, e sono ora all’attenzione del Decisore per realizzare una politica industriale immobiliare. È significativo il discorso del Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia circa la ripartenza dell’economia italiana, che sta avvenendo ma in modo piuttosto lento e che necessita, per ingranare realmente e raggiungere, in tempi utili, i livelli pre-recessione, di un nuovo paradigma economico, costituito da un capitalismo moderno, fatto di mercato, di apertura ai capitali e di investimenti nell’industria del futuro.

Possiamo affermare con soddisfazione che il Real Estate sta sicuramente seguendo questo cammino di modernizzazione fatto di apertura ai capitali esteri, attraverso la richiesta di perfezionamenti normativi degli strumenti di finanza immobiliare dei Fondi, delle Siiq e delle Sicaf, perfezionamenti richiesti a gran voce e ottenuti in buona misura, anche sensi aspettano ancora mirate misure e l'applicazione  degli standard internazionali globali sia in materia di finanza sia dei servizi immobiliari. Altrettanto importante, in questa direzione".

“Siamo lieti di constatare come un intero passaggio del discorso del Presidente Boccia – ha continuato Crisafi – sia, poi, dedicato alla necessità di un serio piano di riqualificazione degli edifici pubblici e delle abitazioni civili, che deve portare alla definizione di un programma nazionale, che parta dalle periferie, definite da Renzo Piano fabbriche di desideri. Siamo tutti concordi, infatti, nell’individuare nel tema della riqualificazione urbana il nuovo driver di sviluppo del settore immobiliare, che molto può dare al Paese in termini di economici e sociali. Altrettanta attenzione è stata, inoltre, dedicata ai progetti infrastrutturali, e anche questo è un passaggio che apre molte opportunità alla nostra Industria; quando il Presidente Boccia parla della necessità di un piano strategico della portualità e della logistica, in grado di rendere i porti realmente competitivi e capaci di intercettare i nuovi traffici, assieme a strade, ferrovie e aeroporti, è difficile non riconoscere, in questo disegno, delle misure in grado di coniugare occupazione e delle leve per lo sviluppo dell’intero Sistema Paese”, ha concluso.

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