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20 Gennaio 2017

Assoedilizia: recupero seminterrati è risposta a tensione abitativa

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Creare nuovi alloggi e nuove unità immobiliari a usi diversi, recuperando i seminterrati esistenti realizzati in modo legittimo, non è una sanatoria, secondo Assoedilizia. È il progetto di legge con cui la Regione Lombardia cerca di dare una risposta alla tensione abitativa e al fabbisogno commerciale e terziario a consumo di suolo zero, che andrà al voto martedì 31 al Pirellone. E' il frutto di un lungo lavoro preparatorio e di promozione cui ha preso parte, tra gli altri, con un sostanziale apporto di competenze tecnico-giuridiche, l’Associazione della Proprietà Edilizia di Como presieduta dall'avv. Claudio Bocchietti, il quale ha dichiarato che vi sono numerose situazioni, soprattutto nei territori collinari, che potrebbero beneficiare di questa legge che ha il vantaggio di preservare i requisiti igenico-sanitari dei locali e nello stesso tempo di non consumare suolo, creando una boccata di ossigeno per i proprietari in un momento che è sempre di crisi.
 
Su questo progetto la Federazione Lombarda della Proprietà Edilizia ha espresso parere positivo  intervenendo il 12 gennaio scorso all’audizione della V Commissione Regione Lombardia con tema “Il pdl  n. 0258 di iniziativa consiliare  sul Recupero dei piani seminterrati esistenti”.


Achille Colombo Clerici, presidente di Federlombarda Edilizia: “Va detto anzitutto che non si tratta di una sanatoria, come il pdl viene erroneamente  presentato da alcuni organi di stampa, poiché la normativa suppone la doppia regolarità edilizia: tunc et nunc come usa definirsi in termini giuridici. Si tratta della previsione di nuove possibilità di interventi edilizio-urbanistici. Che poi sia coprente o meno gli abusi è altra questione, tutta da vedere”.


Dal punto di vista tecnico, la legge classifica il recupero dei seminterrati tra gli interventi di ristrutturazione edilizia, precisando che non è necessaria la preventiva approvazione di piano attuativo. Il riutilizzo sarà possibile rispettando una serie di vincoli. Innanzitutto i seminterrati dovranno risultare “legittimamente realizzati alla data di
entrata in vigore della legge” e trovarsi in edifici già serviti da tutte le urbanizzazioni primarie.
 
Bisognerà rispettare tutte le prescrizioni igienico-sanitarie previste dai regolamenti vigenti. Gli interventi dovranno inoltre rispettare le esigenze di sicurezza statica degli edifici. L’unica eccezione possibile sarà la possibilità di derogare all’altezza dei singoli locali destinati alla permanenza di persone, che comunque non potrà
essere inferiore a 2,40 metri.
 
Gli interventi dovranno prevedere misure per il contenimento dei consumi energetici, con l'obbligo di realizzazione di idonee opere di isolamento termico. Contestualmente agli interventi di recupero, sarà obbligatorio reperire
spazi per i parcheggi pertinenziali. Nel caso in cui si dimostri l’impossibilità di reperire gli spazi, sarà possibile, in alternativa, versare una somma pari al costo di costruzione per metro quadrato di spazio
per parcheggi da reperire.
 
Gli interventi dovranno infine rispettare le prescrizioni della LR 6/1989 sull’abbattimento delle barriere architettoniche. 

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