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6 Novembre 2014

Anama con Fimaa su Enasarco. La lettera di Paolo Bellini

di I. L.

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Tra le associazioni che rappresentano gli agenti immobiliari non si placa lo scontro sull'obbligo di iscrizione alla cassa di previdenza Fondazione Enasarco, fresca di nuovo Statuto.

Anche l'Associazione nazionale agenti e mediatori d'affari prende posizione sulla controversa questione. Qui di seguito il testo della lettera che il presidente nazionale di Anama, Paolo Bellini (foto), ha scritto in risposta alla lettera aperta di Paolo Righi, presidente Fiaip.

“Non possiamo che fare nostre le osservazioni tratteggiate dal Presidente Angeletti (Fimaa; ndr) nella risposta del 31/10/2014 alla lettera aperta di Fiaip sull’ormai ridetto tema Enasarco.

Prima di entrare più nel merito però, ci preme rispedire, sdegnosamente, al mittente la gratuita affermazione a firma del Presidente Fiaip, Paolo Righi, che denigra e svilisce la straordinaria attività posta in essere da Anama-Confesercenti a tutela della categoria 
degli agenti immobiliari.

Aldilà della caratterizzazione più o meno imprenditoriale dell’attività di mediazione, rispetto 
alla quale parlano i numeri, gli asset organizzativi sempre più complessi ed articolati ed il mercato, Anama ha sempre fatto battaglie a difesa della professionalità della categoria, sul rispetto del mercato e dei consumatori, sulla trasparenza, sulla imparzialità e sull’esclusività.

Su questi temi Il metodo sciatto del linciaggio, della denigrazione e dell’insulto all’avversario non ci appartiene e lo rimettiamo a chi lo ha utilizzato.

Rispetto alla questione Enasarco, una volta per tutte, va fatta chiarezza. Fiaip non la fa e non ha, all’evidenza, alcun interesse a farla.

Noi invece si. E’ inutile aggiungere elementi alla cronaca storica riportata nella risposta di Fimaa.

I fatti parlano da soli, con il protocollo d’intesa si è posto un argine all’azione ispettiva di Enasarco, che, contrariamente a quanto surrettiziamente sostenuto da Fiaip, muove dal postulato che ciò che fa scattare l’obbligo di contribuzione non è l’iscrizione in Ccia con la qualifica di agente, ma la semplice circostanza che il rapporto che si instaura tra due o più soggetti sia sussumibile normativamente nell’alveo degli artt. 1742 e ss. c.c. (id est: rapporto di agenzia).


Il tavolo di concertazione culminato nel testo approvato il 03/06/2013 ha 'nella sostanza' bloccato l’attività ispettiva indiscriminata avviata da Enasarco e confermata univocamente dalla giurisprudenza, irreggimentando quali agenti i collaboratori non abilitati svolgenti attività complementari e di supporto alla mediazione (che se non sono agenti di commercio non si comprende cosa potrebbero essere) ed ha stoppato le verifiche sugli abilitati, demandando la questione ad un interpello ministeriale ancora non esitato e nella cui attesa, ogni attività ispettiva nei confronti degli abilitati aderenti all’interpello è stata bloccata.


All’interno dell’interpello così come nel testo protocollare, la posizione Anama- Fimaa rispetto agli agenti immobiliari abilitati è chiarissima: nessun obbligo di iscrizione ad 
Enasarco, per mancanza del presupposto. Nessuno degli abilitati si muove nell’ambito di un rapporto agenziale, ma di mandato, con delega piena alla mediazione “a tutto tondo”.

E qui l’ultimo inciso. L’art. 2 del nuovo statuto della Fondazione Enasarco nulla modificherebbe rispetto agli agenti immobiliari.

“.. Attività di intermediazione comunque riconducibile agli artt. 1742 e ss. del codice civile.” Gli agenti immobiliari sono fuori. Non sono agenti o rappresentanti di commercio.

Ci preme comunque ribadire anche qui quanto già da noi scritto precedentemente sull’accordo Anama, Fimaa e Enasarco: “Un accordo che ha l’obiettivo di tutelare lo svolgimento sia della attività che la professionalità degli agenti immobiliari, che ricordiamo sono per legge incompatibili con la professione di agente di commercio.

Ed è grazie proprio a questo accordo che ora sarà possibile formalizzare, con un contratto di agenzia, la posizione dei loro vari collaboratori con i quali hanno in corso un rapporto continuativo.

Sarà possibile anche formalizzare posizioni lavorative chiare e trasparenti rivolte a nuovi collaboratori, attraverso la loro iscrizione ad Enasarco e previa contestuale iscrizione in Camera di Commercio, nelle apposite sezioni del Rea e del registro imprese riservate agli agenti e rappresentanti di commercio.


Siamo quindi in presenza di accordo che riguarda solo ed esclusivamente i collaboratori degli agenti immobiliari che svolgono attività accessoria all’intermediazione, attività, quest’ultima, che resta prerogativa esclusiva degli agenti immobiliari abilitati”.

Come ci preme ricordare che sulla questione dei collaboratori non abilitati la nostra associazione, l’ Anama, è stata la promotrice della trattativa con la Fondazione Enasarco, poi estesa a tutta la Consulta, per la ricerca di una soluzione condivisa al problema che stava creando preoccupazione in molte imprese dell’intermediazione immobiliare.

Come ci preme ricordare anche che la stessa Consulta dell’intermediazione, a cui aderiscono Anama, Fimaa e la stessa Fiaip, ha delegato il nostro vicepresidente nazionale, il dott. Renato Maffey, a coordinare la trattativa con la Fondazione.


La Fiaip ha giocato tutta la partita, sedendosi al tavolo fino alla firma e poi prima del fischio finale, si è sfilata, cambiando posizione e avviando una campagna più di disinformazione che altro, e solo chi è miope, non vede che il loro gioco è stato solo quello di far prendere il fuoco agli altri, sperando che si bruciassero.

Anama e Fimaa non solo non si sono bruciate, ma hanno contenuto il fuoco, lo hanno irreggimentato e non saremo noi a sentire 'freddo'".

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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi