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1 Dicembre 2015

Amministratori di condominio e geometri insieme per la conciliazione obbligatoria

di S.G.

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Sarà più rapido per gli amministratori di condominio arrivare alla composizione delle controversie. Secondo i dati del ministero di Giustizia, quasi il 40% delle mediazioni condominiali si chiude con successo se le parti accettano di incontrarsi. “I tempi e i costi della giustizia civile sono tali da far propendere per la conciliazione”, osserva il presidente Bica.

Un accordo per promuovere e sostenere la mediazione nella soluzione delle liti condominiali. E' questo il contenuto dell'intesa siglata dall'ANAMMI, l'Associazione Nazional-europea degli AMMinistratori di condominio, con GEO-CAM, organismo di mediazione dell'Associazione Nazionale Geometri, Consulenti tecnici, Arbitri e Mediatori.

In particolare, l'accordo intende promuovere la soluzione alternativa delle controversie, in modo da alleggerire il forte contenzioso che caratterizza il mondo condominiale ed evitare così le forti spese legali delle cause civili. L'amministratore di condominio, in questo quadro, ha un ruolo centrale, poiché, anche nell'ambito della mediazione, ha il ruolo di rappresentare il condominio, dopo essere stato autorizzato in tal senso dell'assemblea condominiale.

“La nostra associazione afferma da tempo che la prima mediazione passa per l'amministratore – commenta Giuseppe Bica, presidente dell'ANAMMI. Inoltre, i tempi e i costi della giustizia civile sono tali da far propendere per la conciliazione che, per legge, è divenuta un passaggio obbligatorio. Ad incoraggiarci, sono i numeri della stessa mediazione, che sta acquistando spazi importanti”.

Secondo le statistiche del ministero della Giustizia, nei primi sei mesi del 2015, si sono definite 10.685 procedure di mediazione, a fronte di oltre 12mila procedimenti iscritti. Sul totale complessivo delle procedure, l'11% riguarda la materia condominiale. Il 25% delle mediazioni si chiude con successo, ma la percentuale sale a quasi il 40% se le parti hanno accettato di incontrarsi.

A conferma della fiducia crescente nei confronti dello strumento conciliatorio, secondo i dati del ministero della Giustizia, nel 54% dei procedimenti condominiali è comparso l'aderente, vale a dire la parte convenuta. Il valore medio di una mediazione è, in genere, pari a 7500 euro mentre, per raggiungere l'accordo, occorrono in media 98 giorni. Un ottimo risultato rispetto alle 844 giornate calcolate per una normale causa civile.

L'attivazione della procedura di mediazione è semplice e veloce: basta compilare gli appositi moduli ed entro un mese dalla presentazione della domanda presso l'organismo di mediazione, sarà nominato un mediatore, esperto in materia condominiale, e fissato un primo incontro. Se le parti intendono proseguire con la mediazione, la procedura dovrà essere conclusa entro tre mesi dall'attivazione.

“Ci auguriamo – afferma il presidente dell'ANAMMI - grazie all'accordo con GEO-CAM, di assistere a una composizione più agevole delle controversie di settore che, come ci dimostrano anche le cronache, rendono sempre più difficile la convivenza in condominio”. 

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