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27 Gennaio 2015

'Enasarco, no grazie' torna alla carica su commissariamento dell'ente

di C.P.

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A seguito delle indagini, ancora in corso di svolgimento, sulla gestione finanziaria e immobiliare di Enasarco, la Commissione parlamentare di controllo sugli enti gestori di forme di previdenza privatizzate, presieduta dall'onorevole Di Gioia, ha proposto il commissariamento dell'ente previdenziale di agenti e rappresentanti di commercio. 

Analoga richiesta è stata presentata già a maggio 2014 dal comitato Enasarco, no grazie (composto da Anasf, Federagenti e Fiaip, rispettivamente l'unica associazione dei promotori finanziari e dalle associazioni maggiormente rappresentative degli agenti di commercio e degli agenti immobiliari), che aveva avanzato la proposta di voltare pagina.

Anche la politica si era pronunciata, attraverso il posizionamento a favore del senatore Puglia (Movimento 5 stelle) come pure la proposta del senatore Ricchiuti (Pd) di istituire un’apposita commissione di inchiesta sulla gestione complessiva dell'ente degli ultimi anni.

Adesso la parola definitiva sulla questione spetta al Ministero del Lavoro.

Le tre associazioni auspicano che il Dicastero accolga la proposta della Commissione e avvii una stagione di profondo cambiamento nella gestione di Enasarco, più trasparente e partecipata.

"Da tempo chiediamo il commissariamento di Enasarco - ha ricordato il presidente Anasf, Maurizio Bufi - .

Accogliamo con grande favore la notizia della richiesta avanzata dall’On. Di Gioia e pensiamo che possa essere anche la strada per consentire a tutti gli iscritti, e quindi anche ai promotori finanziari, attraverso la condivisione di un nuovo Statuto, di poter concorrere all'elezione dei nuovi organi sociali”.

“Occorrono nuovi meccanismi gestionali e di governance a tutela degli iscritti della fondazione, che potrebbero essere sicuramente individuati durante il periodo commissariale” conferma Luca Gaburro, segretario generale di Federagenti.

“Siamo inoltre preoccupati – dichiara il presidente nazionale Fiaip, Paolo Righi - per il presunto scarto di valore nei bilanci dell’ente previdenziale di oltre 465 milioni di euro, così come ha confermato recentemente in un’intervista il sen. Puglia (M5S). Per questo, auspichiamo l’intervento del ministero e degli organismi di vigilanza per far luce sulla vicenda”.

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